Il progetto, che prende spunto da un’idea di Sebastiano Tusa, prevede il restauro del sottomarino “Lazzaro Mocenigo” al fine di musealizzarlo e renderlo fruibile quale attrazione culturale del costituendo Museo del Mare e della Navigazione della Regione Siciliana che sarà allestito all’Arsenale della Real Marina della città, sede di rappresentanza della Soprintendenza del Mare.
Terzo sommergibile italiano intitolato all’ammiraglio Lazzaro Mocenigo, eroe della Repubblica di Venezia nella guerra contro i Turchi, fu l’ultimo della Classe Toti costruito presso il cantiere navale di Monfalcone della Italcantieri (adesso Fincantieri). L’unità fu impostata il 12 Giugno del 1967 e varata il 20 Aprile del 1968. L’entrata in servizio avvenne il 28 Dicembre del 1968, restò in funzione fino al 1993 quando fu radiato e messo in disarmo. Con la musealizzazione del Mocenigo s’intende narrare non soltanto la storia del mare, ma anche della tecnologia e dell’ingegneria navale, di uomini, di battaglie, di guerra e di strategie di pace. L’idea è stata accolta con entusiasmo dalla Marina Militare Italiana che ha messo a disposizione il sommergibile, che dovrà essere restaurato dalla Fincantieri. Questo sarà al centro delle attenzioni in un ambiente museale appositamente studiato su misura che comprenderà oltre al percorso guidato al suo interno anche un ricco apparato didattico di immagini d’epoca e testi che, con metodo tradizionale e con innovativi mezzi multimediali, potrà stimolare l’attenzione e la curiosità l pubblico di ogni età. L’esperienza maturata dai colleghi di Milano, Genova, Venezia, Parigi, Amburgo e Tallinn, che hanno percorso la stessa strada prima di noi, ci ha insegnato quanto questo tipo di operazione sia valida e riconosciuta con entusiasmo da tutti: un sommergibile colpisce a fondo l’immaginario collettivo e porta con sé una gran quantità di notizie, aneddoti, ricordi, retroscena umani che non sempre vengono associati all’ambiente bellico. Il “nostro” sommergibile, gemello di quelli oggi musealizzati a Milano e a Venezia, costituirà quindi un nuovo punto di interesse nel già vasto panorama culturale di Palermo per attrarre una nuova categoria di turisti, ma potrà di fatto diventare un nuovo interlocutore per tutti i cittadini offrendo servizi innovativi ai normodotati e ai diversamente abili, oltre che interagire con tutti i livelli di educazione scolastica. Il progetto di musealizzazione, messo a punto dall’Architetto Stefano Biondo, già Direttore del Centro Regionale per la progettazione e il restauro, prevede la realizzazione di installazioni multimediali e interattive, di eventi e manifestazioni periodici che potranno aver luogo negli spazi previsti, l’apertura di un bookshop per la vendita di libri, oggetti e gadget a tema che permetterà a tutti di portarsi a casa con le nuove emozioni anche un pezzetto di storia.